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Piazza Napoleone

Piazza Napoleone
Nonostante ai lucchesi sia nota come "Piazza Grande", il nome "Piazza Napoleone" rende l'idea di quel luogo in cui, giungendo dalle stradine della città medievale, ci si perde in uno spazio nato a immagine delle grandi distese parigine.
 
La piazza è stata da sempre il centro del potere politico di Lucca, ma il suo aspetto originario era completamente diverso e la storia degli edifici che popolavano quel luogo è stata custodita per secoli dal sottosuolo.
 
Fu scelta nel 1322 da Castruccio Castracani, condottiero Ghibellino della famiglia degli Antelminelli, per costruirvi la fortezza dell'Augusta e un palazzo, forse ideato da Giotto. Quando nel 1370 Castruccio fu cacciato via da Lucca, anche l'enorme fortezza, che si sviluppava su circa un quarto della città, fu completamente rasa al suolo dal popolo stesso.
 
La sistemazione attuale della piazza, invece, risale all'età Napoleonica, quando il principato di Lucca, dal 1805 al 1815, fu in mano a Elisa Bonaparte Baciocchi, la sorella di Napoleone, che decise di celebrare l'illustre consanguineo dando alla piazza il suo nome.
 
Per la sua costruzione, secondo il progetto di un architetto italiano e di un francese, non si poté evitare di spianare case, magazzini, una torre, l'archivio, le botteghe e persino una chiesa, quella di San Pietro Maggiore; tutto per dare maggiore evidenza e prestigio al Palazzo Ducale, detto anche Palazzo Pubblico, oggi sede delle Provincia di Lucca.
 
Le facciate degli edifici che delimitavano la piazza non erano però così gradevoli alla vista, perciò si pensò di coprirli con una una fitta cortina di platani, così come appaiono oggi. Di fronte al palazzo doveva campeggiare una enorme statua di Napoleone, ma il progetto non ebbe seguito e la statua al centro dello spazio divenne quella di Maria Luisa di Borbone, dopo che nel 1815 le fu affidato il comando della città.
 
Nonostante (o forse proprio per) la sistemazione napoleonica, la piazza divenne un enorme parcheggio fino al 1998 quando, nel corso di una profonda opera di ristrutturazione, vennero alla luce le fondazioni di tutti gli edifici che sorgevano in quel luogo prima dell'arrivo dei Baciocchi.
 
Era infatti noto, soprattutto da antiche stampe e planimetrie, che originariamente lì c'erano una chiesa e la torre della zecca di Lucca, ma gli scavi hanno rivelato una affascinante realtà, completamente diversa da quella che appariva dai disegni antichi.
 
È stato a questo punto che è andata facendosi strada l'ipotesi che quei resti e quelle fondazioni potessero tutti appartenere all'Augusta e analizzando gli ambienti che occupavano gran parte della piazza sono divenute sempre più evidenti le reali dimensioni della fortezza di Castruccio Castracani, che si riteneva occupasse un'estensione circa equivalente alla pianta del Palazzo Ducale.
 
Nulla si sa della sua pianta reale, proprio perché il progetto di un luogo fatto di percorsi segreti che avrebbe dovuto proteggere Castruccio da ogni pericolo era rimasto circondato da un alone di assoluta segretezza.
 
Si è scoperto che la fortezza era stata costruita con una serie di accessi connessi l'uno all'altro in modo che se il nemico fosse passato indenne attraverso il primo, sarebbe riuscito con difficoltà a superare gli altri due; nel frattempo Castruccio avrebbe avuto la possibilità di fuggire agevolmente attraverso la fitta rete di cunicoli approntati proprio in caso di pericolo, provvisti anche di nicchie per alloggiarvi le torce per l'illuminazione.
 
Oggi, da centro del potere, la piazza ogni estate si trasforma nel cuore della vita culturale della città, dove in una ambientazione spaziosa e suggestiva hanno spesso luogo dei concerti.
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