Fino al 18 agosto in Piazza della Cavallerizza a Lucca si può “entrare, senza cercare un percorso, perchè l'unica via è lo smarrimento” al Museo della Follia, una mostra sul legame tra arte e follia a cura di Vittorio Sgarbi.
Un percorso attraverso i turbamenti e i disturbi di vari artisti dove creatività e follia si uniscono nella rappresentazione della parte più oscura della mente umana. Un allestimento unico che ospita alcuni capolavori dei grandi della storia dell’arte internazionale, che appartengono a prestigiose collezioni private e da importanti musei italiani e internazionali.
Il fil rouge di tutte le opere della mostra, che è itinerante perché già presentata in altre città, è proprio il legame tra arte e follia, il vacillare della mente di uomini come Van Gogh e Ligabue, artisti che però sono stati capaci di trasformare i loro problemi in veri capolavori.
L’ esposizione include oltre 200 opere tra sculture, dipinti, sculture, fotografie, documentari, installazioni interattive e multimediali affrontano la tematica della follia attraverso la storia dell'arte.Tra gli artisti in mostra: Lega, Mancini, Pirandello, Ligabue, Bacon.
C'è la stanza dei ricordi, dove immagini, documenti e oggetti ritrovati nell'ex manicomio abbandonato di Teramo, raccontano le condizioni umilianti e dolenti dell'alienazione.
La stanza della griglia, dove i ritratti ritrovati nelle cartelle cliniche di alcuni ex manicomi compongono una griglia che si sviluppa su una superficie di oltre 80 metri, con un neon luminoso che dona luce e rumore ai pensieri di ciascun volto
Ma ovviamente, in occasione della tappa di Lucca si darà particolare attenzione agli artisti toscani, con spazi dedicati alla figura del Dott. Mario Tobino e dell'ex ospedale psichiatrico di Maggiano e sarà anche l'occasione per parlare della Follia da un punto di vista storico, toccando il delicato tema dei manicomi e della Legge Basaglia
B&B a Lucca vicino al Museo della Follia